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Mondo top model: la moda è arte, parola di Jaelle Leclerc
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Moda: una delle nostre anime più forti, che ci ha portati a lanciare il nuovo fashion concept “drink-à-porter”.

Per dare un volto alle nostre collezioni, abbiamo avuto il piacere di lavorare al nostro shooting fotografico con Jaelle Leclerc, top model apparsa nei magazine più quotati, da Elle a Vogue, e presenza importante sulle passerelle di tutto il mondo.

Il suo è un percorso nella moda dalle svolte sorprendenti, come ci ha raccontato in prima persona, tra un viaggio e l’altro, davanti a un ottimo caffè che ha mantenuto per tutto il giorno la sua temperature, come appena servito, grazie alla bottiglia termica IZ_ON.


dove hai debuttato? come hai iniziato la carriera di modella?

Il mio debutto nella moda è avvenuto quasi per caso. Sono stata scoperta all’età di 13 anni in Belgio, dove vivo. All’epoca praticavo atletica leggera, così ho cominciato con servizi fotografici in ambito sportivo, lavorando per brand come Nike, Adidas, Decathlon.


come mai hai deciso di diventare modella?

Come atleta ho partecipato a molti campionati in Belgio correndo i 400 metri e da giovanissima pensavo di intraprendere una carriera professionale nell’atletica leggera. Poi un infortunio a 18 anni ha improvvisamente cambiato i miei piani e, mentre frequentavo l’Università, è arrivata l’occasione che mi ha portata definitivamente nel mondo della moda.

Un’agenzia di New York mi ha offerto un contratto, così ho deciso di cogliere al volo la possibilità di viaggiare e vedere il mondo.
È proprio vero che un problema a volte si può trasformare in un’opportunità!


quali sono le tue passioni?

Sono davvero tante. Prima di tutto quella per lo sport che, come raccontato, mi ha portato sin da giovanissima a cimentarmi con impegno e dedizione nell’atletica leggera. Adoro poi la corsa, lo sci, senza dimenticare il polo, che ho avuto la fortuna di praticare molto in Argentina.

Sono anche una persona molto creativa e amo mettermi sempre alla prova con le arti in generale, danzando, cantando e suonando. Ed è proprio grazie a questo mio lato creativo e all’esigenza di esprimere me stessa che ho deciso di compiere un altro passo nella mia carriera: sto infatti per lanciare il mio primo singolo.


con quali nomi del mondo della moda hai già lavorato?

Ho avuto il privilegio di collaborare con moltissimi nomi illustri della moda internazionale, quali Louis Vuitton, Roberto Cavalli, Salvatore Ferragamo, Dior, Burberry, Rolex, ma non solo. Oltre ai brand, numerose sono le collaborazioni con le riviste patinate della moda, tra cui non posso non citare magazine come Grazia, Elle, Vogue Italia. È difficile citare tutti perché lavoro come modella già da diverso tempo. Negli anni ho avuto la possibilità di conoscere molti aspetti del fashion System, vivendo non solo l’eccitazione delle sfilate, ma anche lavorando negli studi fotografici e televisivi per la produzione di shooting e spot TV.


chi è la tua icona di stile?

A dire il vero non ho un’unica icona, perché le mie molte passioni mi rendono una persona eclettica. Ho il mio stile, che dipende anche dal mood del momento: mi potrei definire casual chic, che è un mix di sportyclassy e sexy. Credo che il look di ognuno dovrebbe rispecchiare la propria personalità ed io mi rivedo molto nel concetto di versatilità.

Mi piace creare stili, l’ho fatto anche in TV partecipando al programma Shopping Queen in Francia: cinque modelle hanno il compito di creare il miglior outfit con un budget e un tema assegnato. Quella volta ho vinto io!


cosa ti affascina del mondo della moda?

Mi piace tutto, il lato creativo, l’originalità, l’influenza di tante culture diverse che confluiscono in una collezione. Oltre a questo, mi interessa molto anche ciò che succede dietro le quinte. Nelle riviste siamo abituati a vedere una bella fotografia, ma per quel risultato c’è sempre un grande team al lavoro, di cui sono orgogliosa di far parte.


sei stata scelta per lo shooting di lancio del nuovo brand izmee. cosa ti è piaciuto di più o ti ha fatto divertire?

Premetto che trovo Izmee un progetto fantastico, principalmente per due aspetti. Il primo è quello di alimentare una coscienza di consumo più consapevole e attenta all’ambiente: la bottiglia di acciaio è riutilizzabile per anni, praticamente all’infinito, contribuendo così alla riduzione nell’uso della plastica.
Il secondo è l’estrema attenzione allo stile e al dettaglio, proprio come durante la creazione di un articolo di moda.  Le bottiglie Izmee sono trendy e in grado di rispecchiare lo stile di ognuno: ne possiamo scegliere una per ogni mood e occasione d’uso, che possono cambiare di giorno in giorno.

Essere il volto di questo progetto è davvero un piacere.

In fase di shooting il lavoro è stato enorme. Sia dal punto di vista creativo che di realizzazione dei set: normalmente come modelli posiamo su un fondo bianco, mentre in questo caso ogni visual è stato pensato, sviluppando una scenografia ad hoc dalla doppia funzionalità: essere perfettamente in stile con  la texture o il colore della Bottiglia IZMEE fotografata e, allo stesso tempo, farla risaltare e valorizzarla al massimo.

In particolare, sono molto felice di essere stata scelta per rappresentare “The One”, la bottiglia iconica di tutta la collezione: il colore, così accesso e vitaminico, si adatta perfettamente a me.
È stata un’esperienza entusiasmante e sono curiosa di vedere gli sviluppi di questo “viaggio”, iniziato con lo shooting fotografico e proseguito al White Show a Milano.


qual è la tua izmee preferita?

Non so proprio darti una sola risposta: per fortuna esistono tante IZMEE quante le mie numerose anime! Siamo esseri umani e ogni giorno è un giorno diverso: quindi apprezzo la possibilità di potermi riconoscere in diverse bottiglie.

Se dovessi proprio fare una selezione, sceglierei POP LIPS per i colori e le fantasie, che trovo sexy, e CRYSTAL GOLD , la Special Edition tempestata di cristalli dorati. Di fronte a questa bottiglia in acciaionon ho potuto che dire “wow!”. Mi piace lo scintillio e trovo in questa versione un lato artistico che la trasforma in un “piece of art”.